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100.000 € a sostegno della ricerca e della cura dei pazienti. Fondazione Alessandra Bono rinnova la collaborazione con Fondazione Poliambulanza.

La Fondazione Alessandra Bono continua a rafforzare il proprio impegno nel campo della ricerca scientifica e della formazione medica, rinnovando per il quinto anno consecutivo la collaborazione con Fondazione Poliambulanza. Anche per il 2024, la Fondazione ha stanziato 100.000 euro a favore di tredici professionisti selezionati per il loro impegno in ambito sanitario, coprendo diverse aree strategiche e nello specifico:
  • Quattro studentesse del primo anno della Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, tirocinanti nei reparti di Fondazione Poliambulanza
  • Una specializzanda in Neuropsicologia, in carico all’Unità Operativa di Neurologia diretta dal Dr Eugenio Magni
  • Tre ricercatori del Centro di Ricerca Eugenia Menni impegnati nella ricerca oncologica sulle cellule staminali diretta dalla Prof.ssa Ornella Parolini
  • Due specializzandi in Endoscopia Digestiva presso l‘Unità Operativa di Endoscopia digestiva diretta dalla dott.ssa Paola Cesaro
  • Due Data Manager
  • Una psico-oncologa in carico all’Unità operativa di Oncologia diretta dal dr Alberto Zaniboni.

Un approccio integrato per il benessere del paziente.
La donazione di quest’anno è stata l’occasione per parlare dell’importanza per la nostra Fondazione di finanziare progetti che si occupano di ogni aspetto della cura del paziente a partire dalla ricerca - che sosteniamo da anni impegnandoci nella lotta contro il cancro, con l'obiettivo di sviluppare cure sempre più efficaci - passando per la cura del paziente, che supportiamo contribuendo a formare medici e specialisti per garantire un approccio olistico e personalizzato alle cure - continuando con il sostegno psicologico - che riconosciamo imprescindibile per accompagnare i pazienti oncologici e le loro famiglie durante l'intero percorso di guarigione nella consapevolezza che la malattia non riguarda solo il paziente ma l’intero nucleo famigliare - per terminare con il supporto a chi si occupa di raccogliere e gestire i dati, condividendoli a livello globale contribuendo ad affinare continuamente i trattamenti per un approccio sempre più innovativo ed efficace.

Un evento di riflessione e condivisione
Il 10 settembre 2024, presso la Fondazione Poliambulanza, si è svolta la cerimonia di consegna delle borse di studio e di ricerca. Durante l’evento, è stata organizzata una tavola rotonda che ha messo al centro il tema: "Prendersi cura del malato e non della malattia", un momento di riflessione sulla necessità di un approccio multidisciplinare e olistico alla cura del paziente. Sono intervenuti:
  • Angela Ferrandi, psicologa e psicoterapeuta, coordinatrice dell’area psicologica ospedaliera e delle attività consultoriali di Fondazione Poliambulanza, ha evidenziato l’importanza di accompagnare i pazienti oncologici e le loro famiglie durante il percorso di malattia e guarigione
  • Paola Chiodelli, ricercatrice del Centro di Ricerca Eugenia Menni (CREM) ha evidenziato il ruolo della componente umana nelle attività di ricerca scientifica
  • Maria Parmigiani, medico specializzando in Endoscopia Digestiva ha presentato un approccio olistico alla diagnosi e cura, concentrato sul trattamento della persona nella sua totalità.
  • Elena Rovati, Data Manager nell’Unità Operativa di Oncologia ha illustrato l’importanza dei dati clinici condivisi nella ricerca oncologica globale.

Un futuro di speranza e concretezza
Grazie a questa collaborazione, possiamo ampliare il nostro raggio d'azione e offrire un contributo reale al miglioramento della sanità, non solo nel presente, ma anche per le generazioni future,” ha dichiarato il Cav. Valerio Bono.
"Questa donazione rappresenta per noi un vero e proprio investimento nel futuro della ricerca scientifica e delle cure mediche. La Fondazione Alessandra Bono continuerà a sostenere iniziative che abbiano un impatto positivo e duraturo sulla vita dei pazienti, con la ferma convinzione che prendersi cura delle persone significhi molto più che curare le malattie".


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